<<Indietro

ARGIOLAS IGNAZIO


Allenatore professionista di 1^ categoria – Docente di Tecnica calcistica presso il Settore Tecnico F.I.G.C.

Strategia: marcare nel sistema difensivo “a uomo” e in quello “a zona”

Marcamento: “a uomo”

1. piazzamento > avversario diretto;
2. iniziativa > avversario;
3. contatto tra reparti difficile, attacchi a 1 o 2 giocatori;
4. Squadra su più spazio,gioco più arioso e in profondità;
5. lo spazio favorisce il gioco di contrattacco a 1-2 o 3 uomini;
6. gioco più semplice e più individualista;
7. più aggressività, ricerca del contatto,duello,responsabilità;
8. assunzione di rischi anche con il libero alle spalle;
9. tattica del fuori-gioco più difficile e anche raddoppi e pressing;
10. L’asse del gioco è verticale, da dietro in avanti;
11. la responsabilità individuale facilita la valutazione del gioco da parte dell’allenatore;
12. più dispendio energetico.


Marcamento: “a zona”

1. piazzamento > pallone, compagni e avversari;
2. più numerosi in prossimità del pallone;
3. maggiore partecipazione collettiva;
4. più facile fare “blocco e quindi tenere la squadra corta;
5. più facile gestire il pallone,squadra che sale più lentamente;
6. il passaggio dell’uomo da marcare necessita di adattamento;
7. più responsabilità collettiva, senso del gioco collettivo e abnegazione;
8. Consente più creatività perché si ha più sicurezza, più facile da offensiva a difensiva
9. consente più facilmente l’allineamento,dunque l’applicazione del fuori-gioco;
10. asse del gioco laterale, con 4-5 giocatori a cc., squadra molto corta
11. responsabilità collettiva, più difficile indicare i colpevoli di una sconfitta;
12. meno dispendio energetico, più mentale.

Nel marcamento nel sistema difensivo a "uomo" e in quello a "zona", le strategie da adottare sono sicuramente diverse (la strategia è il complesso dei mezzi e degli accorgimenti adottati per battere l'avversario o, almeno, per spartire il punteggio in palio), non è il modo di marcare che cambia, ma l’uomo da marcare.
La difesa individuale con il "libero" è, certamente, la forma difensiva più utilizzata nel calcio dei dilettanti. I suoi punti forti sono:
• la marcatura stretta costringe l'avversario a doversi impossessare del pallone e a rigiocarlo in condizioni non certo ottimali;
• è un gioco particolarmente efficace contro un avversario molto più forte individualmente;
• il sistema è semplice da mettere a punto e facile da applicare.
I punti deboli di questa strategia sono:
• la creazione di spazi;
• l'attacco portato sui lati;
• capacità nell'1:1;
• utilizzo di corse incrociate;
• utilizzo di "veli", "blocchi"...
I motivi che spingono l'allenatore ad adottare questa strategia difensiva sono da ricercare, soprattutto, nella valutazione che il tecnico riesce a dare al suo gruppo di lavoro. Un buon motivo è ritenere che i propri giocatori siano superiori all'avversario sul piano fisico-atletico. Come è altrettanto valido che il tecnico non giudichi i difensori della propria squadra sufficientemente idonei a praticare una difesa di "zona", che necessita di grande abnegazione per ottenere una coordinazione delle azioni difensive ottimale ed un maggior numero di informazioni sulle possibilità di gioco degli attaccanti. Oppure, semplicemente, l'allenatore giudica l'avversario di livello tecnico insufficiente per opporsi con una strategia a "zona".