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Baby News !!
Anno 0, Numero 0 - Dicembre 2005
“Giocare” e continuità educativa motoria: un modello da imitare
“L’Amministrazione comunale di Assemini – afferma Roberto Pili, Presidente del
Consiglio Provinciale di Cagliari e Assessore allo Sport e Cultura di Assemini -
per consolidato orientamento, è dell’opinione che promuovere l’attività ludico
sportivo educativa partendo dalla scuola significa far compiere un salto di
qualità della vita urbana di ogni città e paese. Il programma del progetto
sull’Attività Motoria di Base che da più di tre anni ha coinvolto alcune scuole
cittadine, nato come sperimentale, si colloca in questo ambito: ha ormai
raggiunto una maturità tale da poter essere rappresentato come modello da
proporre ad esempio in ambito nazionale. È intenzione dell’’Amministrazione
estendere questo progetto, compatibilmente con le proprie risorse, e favorire
una maggiore interazione di sinergie tra queste e altre esperienze maturate
nella scuola e l’articolato mondo delle associazioni sportive: nella prospettiva
di tutelare al meglio lo sviluppo psicomotorio dei bambini.
Obiettivo privilegiato di un progetto educativo-motorio che qualifichi il
Sistema Sportivo Cittadino è sia rendere più elevati gli indici di qualità della
vita vissuta, sia consolidare le esperienze concrete dei nuovi praticanti
sportivi con i valori culturali di riferimento dello sport.”.
“Sono molti i progetti – dice lo stesso Luciano Casula, Sindaco di Assemini -
che, risorse permettendo, vogliamo introdurre nel nostro territorio comunale: ci
sono tante strade nuove che si possono imboccare per fare educazione, tanti
possibili destinatari che attendono solo un progetto sportivo concepito a loro
misura, che li aiuti a crescere come individui e come cittadini dell’Europa.
Lavorare secondo progetti da mettere a disposizione del territorio richiede, per
cominciare, una conoscenza non superficiale e sempre aggiornata dell’ambiente in
cui si è inseriti.
È solo partendo dalla realtà, dai dati che essa ci fornisce, che si può
costruire un progetto plausibile, che risponda a necessità effettive e che abbia
buone probabilità di successo. A questo proposito, è bene evidenziare che
l’intervento che si caratterizza solo per incrementi motorio-sportivi
quantitativi non basta più. Bisogna puntare alla qualità del progetto.”.”
Per i primi due anni consecutivi, i protagonisti della nostra indagine sono stati i bambini
e le bambine dai 3 ai 5 anni.
Il terzo anno tra i protagonisti ci sono anche i 6 e i 7enni.
Bilancio
“Nel salutare l’uscita di questo numero di
“Giocare” – afferma Francesco Manconi, Dirigente Scolastico - sul del progetto
di “Attività motoria di base”, posso azzardare un primo bilancio di questa
esperienza. Il giudizio non può che essere positivo, come confermano
l’entusiasmo dei bambini, la soddisfazione delle insegnanti e l’apprezzamento
dei genitori.
I bambini della scuola dell’infanzia e del primo ciclo delle elementari stanno
compiendo un percorso di crescita psicofisica, nella quale l’attività motoria
svolge un ruolo determinante. In quell’età si verificano cambiamenti
considerevoli nell’ambito dello sviluppo percettivo, motorio, comunicativo,
logico e relazionale. Durante questo percorso il complesso lavoro delle
insegnanti viene integrato dalla competenza specifica di un tecnico del valore
di Ignazio Argiolas. I risultati raggiunti sono estremamente positivi e sono
sotto gli occhi di tutti.”.
“Il progetto si proponeva la continuità educativa motoria nel giro di tre anni
– conclude Laura Giuliani, Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia del 1°
Circolo Didattico di Assemini - . Il progetto di continuità educativa motoria
tra la Scuola Elementare e la Scuola dell’Infanzia del 1° Circolo Didattico di
Assemini si è svolto regolarmente, senza incontrare particolari difficoltà sia
di ordine pratico sia di ordine organizzativo. Numerosi gli aspetti positivi
dell’esperienza che hanno messo in luce una fattiva collaborazione tra le
insegnanti dei due ordini di scuole ed una costante partecipazione attiva di
tutti i bambini all’attività motoria proposta. Anche la scelta dei contenuti è
risultata positiva perché molto rispondente al vissuto dei bambini, che si sono
potuti immedesimare, senza difficoltà, nei percorsi e nei messaggi informativo
didattici proposti. La strategia di dotare tutti i bambini protagonisti del
progetto di una chiave di lettura comune, facilmente decodificabile, ha
accomunato tutti i bambini in una nuova esaltante esperienza, creando un clima
di attesa e di aspettativa che ha caratterizzato tutti i momenti d’incontro
effettuati.
Il lavoro di rielaborazione del vissuto esperienziale, che ha portato alla
mappatura dell’area motoria dei mini atleti attraverso un arricchimento continuo
e duraturo delle Unità Basiche, con il gioco, è stato fatto un po’ alla volta,
giorno dopo giorno, attraverso la proposizione di “indumenti” che saranno
“l’abito” dell’atleta di domani.
Gli incontri si sono svolti parte alla Scuola dell’Infanzia e parte alla Scuola Elementare. I momenti di verifica-confronto si sono svolti al campo sportivo comunale “S.Lucia” e al campo “Ercole Cellino” sede del Cagliari Calcio. In ultima analisi, le insegnanti concordano che, per l’interesse e la rilevanza di tale progetto, sarebbe opportuno continuare , coinvolgendo anche altre realtà sia comunali sia extra comunali.”.