<<Indietro

Alessandro CARTA

Diplomato ISEF – Allenatore di Base

PROGRAMMA DI LAVORO ANNUALE DEL GRUPPO PORTIERI NEL SETTORE GIOVANILE

Esperienze maturate durante l'attività di allenatore dei portieri nel settore giovanile della Lodigiani Calcio, prima, e della S.S. Lazio, poi

 

PERIODIZZAZIONE ANNUA

1° PERIODO

·        Settembre: Test d'ingresso - Preatletici/Capacità coordinative - Tecnica di base - Rafforzamento muscolare a carico naturale - Tecnica applicata (situazioni di gioco) - Valutazioni tecniche iniziali (schede tecniche individuali)

·        Ottobre: Percorsi atletici - Preacrobatica/Capacità coordinative - Tecnica di base - Rafforzamento muscolare (anche con pesi) - Tecnica applicata (situazioni di gioco)

·        Novembre: Percorsi atletici - Preacrobatica/Capacità coordinative - Tecnica di base - Rafforzamento muscolare - Tecnica applicata

·        Dicembre: Tecnica di base - Tecnica applicata - Rafforzamento muscolare - Preacrobatica/Capacità coordinative

2° PERIODO

·        Gennaio: Test di verifica - Rafforzamento muscolare - Preacrobatica/Capacità coordinative - Tecnica di base e applicata - Situazioni di gioco - Rafforzamento muscolare

·        Febbraio: Tecnica di base - Tecnica applicata - Preacrobatica/Capacità coordinative - Situazioni di gioco - Rafforzamento muscolare

·        Marzo: Tecnica di base - Tecnica applicata - Situazioni di gioco - Capacità coordinative - Rafforzamento muscolare

3° PERIODO

·        Aprile: Tecnica di base - Tecnica applicata - Situazioni di gioco - Capacità coordinative - Rafforzamento muscolare

·        Maggio: Test di verifica - Tecnica applicata - Tecnica di base - Situazioni di gioco - Capacità coordinative - Rafforzamento muscolare

·        Giugno: Tecnica di base - Tecnica applicata - Situazioni di gioco - Valutazioni tecniche conclusive (Schede Tecniche Individuali)

 

PREMESSA

Il gruppo portieri, all'interno del Settore Giovanile in argomento, composto da allievi dai 14 -15 anni (giovanissimi nazionali) ai 16 -17 anni (allievi regionali e  nazionali), sarà suddiviso in sottogruppi omogenei che terranno conto sia dell'età cronologica, che soprattutto dell'età biologica; i gruppi di lavoro così suddivisi svolgeranno un lavoro differenziato che perseguirà i seguenti tre macro obiettivi:

1.      consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base;

2.      rafforzamento muscolare;

3.      sviluppo e consolidamento degli obiettivi specifici del ruolo (capacità tecniche).

Le esercitazioni conserveranno l'aspetto prettamente tecnico e specialistico del ruolo e la programmazione svilupperà, con gradualità, la personalità del ragazzo attraverso obiettivi specifici o condotte psico-motorie tipiche del ruolo del portiere.

 

1)       CONSOLIDAMENTO E COORDINAMENTO DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE

Uno degli obiettivi del programma di lavoro del gruppo portieri nelle fasce d'età comprese tra i 14 e i 17 anni è rappresentato dal " consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base".

Il giovane portiere, infatti, deve ancora riconquistare (14 -15 anni) o consolidare (16 -17 anni) totalmente il suo corpo, dominandone tutte le facoltà, compresa quella che sorge dall'ampio possesso di quegli elementi neuro-muscolari che concorrono a equilibrare il corpo, sia in fase statica che durante il movimento dinamico.

In ogni momento e in ogni posizione (salvo nel decubito su larga base), il corpo umano ricorre alle sue facoltà di equilibrio, impegnando i suoi riflessi ogni qualvolta il suo senso dell'equilibrio suoni il campanello d'allarme.

Il programma di "consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base" dovrà mirare ad accelerare nei giovani portieri il possesso del senso d'equilibrio e del ritmo, dell'agilità, della coordinazione neuromuscolare e dovrà sviluppare l'intera gamma delle capacità coordinative, con particolare attenzione al rapporto spazio-tempo che nel portiere, anche in quello adulto, rappresenta l'elemento più complesso; oltre all'acquisizione di qualità personali e sociali quali la tenacia, il coraggio, l'autostima ed il rispetto del prossimo, la pazienza e la disciplina che, saldandosi armonicamente, si traducono nella conquista di un valido carattere non disgiunto da un soddisfacente potenziamento organico e neuromuscolare.

 

2)       RAFFORZAMENTO MUSCOLARE

Il programma di rafforzamento muscolare dovrà tener conto in particolar modo della fase di crescita biologica in cui si trova il ragazzo, allo scopo di evitare eccessive sollecitazioni di gravi a carico del rachide e delle articolazioni.

Nei giovanissimi nazionali (14 -15 anni) sarà possibile effettuare un programma di rafforzamento a carico naturale (da sviluppare anche a casa), evitando comunque sollecitazioni alle articolazioni e curando in particolar modo le posture e le posizioni alla base degli esercizi prestabiliti.

Negli allievi regionali e nazionali (16 -17 anni) si potranno usare le macchine in dotazione nella palestra, con la premessa che sarà indispensabile ricavare per ogni singolo esercizio la 1RM (resistenza massima), in modo tale da poter poi programmare in percentuale il carico di lavoro nel corso dell'anno (70 - 80% della 1RM). Le esercitazioni in palestra dovranno essere personalizzate ed ogni singolo allievo dovrà seguire un graduale percorso d'incremento della forza. Le esercitazioni di rafforzamento proposte per i portieri interesseranno tutti i gruppi muscolari e mireranno all'incremento della forza-veloce e della forza-elastica, allo scopo di migliorare la reattività e la forza esplosiva degli allievi.

 

3)       SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI

Il gruppo portieri sarà dunque suddiviso in sottogruppi per età biologica piuttosto che cronologica, allo scopo di graduare, differenziare e personalizzare le esercitazioni ed i mezzi impiegati per lo sviluppo dell'elemento tecnico. L'istruttore dovrà conoscere perfettamente il profilo psico-motorio del giovane allievo, e osservandone il comportamento in relazione agli obiettivi specifici del ruolo, perseguirà lo sviluppo delle capacità tecniche nel pieno rispetto del principio di gradualità e differenziazione indispensabili per personalizzare e rendere più efficaci le esercitazioni proposte.

Obiettivi specifici del ruolo (condotte psico-motorie del portiere)

a)       Posizionamento:

·        in relazione alla posizione della palla

·         in relazione alla posizione degli avversari

·         nelle situazioni di calcio da fermo (punizioni, calci d'angolo, rigori)

b)       Presa:

·        bloccare senza fase di volo tiri centrali (presa alta, 1/2 altezza, rasoterra)

·        bloccare in fase di volo tiri laterali (presa alta, 1/2 altezza, rasoterra)

·        bloccare in uscita (presa alta, 1/2 altezza, rasoterra, sui piedi dell'avversario)

c)       Respinta:

·        con le mani (di pugno, a mano aperta)

·        con i piedi (su tiri ravvicinati, in uscita dall'area, su retropassaggio)

d)       Rilancio:

·        con le mani (rasoterra, 1/2 altezza, dall'alto)

·        rinvii con i piedi (da terra, di controbalzo, al volo)

 

PROGRAMMA TECNICO SETTIMANALE

Martedì

·        esercitazioni di riscaldamento (stretching ed elasticità muscolare, mobilità articolare)

·        esercitazioni tecnico/atletiche (di gruppo, a coppie, individuali, percorsi...)

·        esercitazioni tecnico/atletiche (di gruppo, a coppie, individuali, percorsi...)

Mercoledì

·        esercitazioni di riscaldamento (stretching ed elasticità muscolare, mobilità articolare)

·        rafforzamento muscolare (giovanissimi a carico naturale, allievi in palestra con pesi)

·        esercitazioni con la squadra (tiri in porta, situazioni di gioco, partitella)

Giovedì

·        esercitazioni di riscaldamento (stretching ed elasticità muscolare, mobilità articolare...)

·        esercitazioni tecniche con situazioni di gioco

·        esercitazioni con la squadra (tiri in porta, situazioni di gioco, partita)

Venerdì

·        esercitazioni di riscaldamento (stretching/elasticità, mobilità articolare...)

·        percorsi tecnici tra i pali e l'area di rigore

·        esercitazioni tecniche con situazioni di gioco (uscite, rilanci, rinvii, punizioni, rigori...)

·        esercitazioni di reattività e psicocinetica

·        esercitazioni con la squadra (tiri in porta, situazioni di gioco, uscite, partitella)

 

SEQUENZA LOGICA DELLE LEZIONI TECNICHE

Nel perseguire i tre macro obiettivi proposti, le lezioni tecniche seguiranno una logica sequenzialità, graduale ma rapida, attraverso lo sviluppo di cinque obiettivi principali:

1)       Condizionamento/Riscaldamento

1A)         esercitazioni di gruppo (e/o guidate dall'istruttore)

a)       all'interno di un quadrato (10x10m.) formato con dei paletti, gli allievi si passano la palla chiamando nominativamente il compagno che riceve.   Variante: inserire gradualmente, nel corso delle lezioni, più palloni (2,3,4, sino al numero degli allievi); utilizzare palloni colorati (gli allievi chiamano il colore della palla prima di ricevere.

Obiettivo didattico: socializzare, conoscersi, comunicare..., reattività, prontezza di riflessi, capacità di differenziazione...

Obiettivo tecnico: lanciare e ricevere

b)       gli allievi, posizionati in due file contrapposte frontalmente, si passano alternativamente la palla eseguendo la tecnica di base tipica del portiere (trasmissione con i piedi, con le mani, con la testa...; ricezione con i piedi, con le mani, con la testa, con il petto...; palla rasoterra, mezz'altezza, alta, centrale, laterale...)

Obiettivo didattico: libera esplorazione, autocontrollo, sviluppo della propria personalità

Obiettivo tecnico: sviluppo della tecnica individuale di base

c)       gli allievi, in porta posizionati in fila l'uno dietro l'altro, eseguono, guidati dall'istruttore, tutta la tecnica di base, alternandosi nell'esecuzione degli esercizi (un allievo esegue l'intervento a destra mentre quello a seguire andrà a sinistra, viceversa nei turni successivi)

Obiettivo didattico: controllo dell'esecuzione e correzione immediata da parte dell'istruttore

Obiettivo tecnico: sviluppo della tecnica di base, piazzamento lungo la bisettrice, piazzamento lungo la diagonale...

1B)         esercitazioni a coppie

·        gli allievi, suddivisi a coppie omogenee, eseguono la tecnica di base in varie situazioni allenanti (esercitazioni a terra, con andature laterali, uscite alte...

1C) giochi a tema (la fase iniziale della seduta d'allenamento può anche svolgersi sotto forma ludica, con lo sviluppo di giochi a tema dove l'elemento tecnico rimane sempre in primo piano)

·        partita con le mani, segnatura valida di pugno

Elementi tecnici: rilanci, trasmissioni, respinte, uscite alte, presa

·        partita mani/piedi, una squadra gioca con le mani (segnatura valida di pugno) mentre l'altra utilizzerà solo i piedi

Elementi tecnici: particolare attenzione all'uscita sui piedi dell'avversario

·        partita meta, come il rugby (ma gli avversari non si possono toccare), segnatura valida facendo meta ed eseguendo il gesto della parata laterale a terra

Elementi tecnici: parata laterale a terra

·        torello con due allievi all'interno dello spazio di gioco che usciranno solo se bloccheranno la palla con le mani

Elementi tecnici: uscita sui piedi dell'avversario, parata laterale a    terra...

·         partitella normale alternando tutti i portieri

Elementi tecnici: correzione diretta degli allievi in porta da parte dell'istruttore

 

2) Tecnica di base

2A) tecnica di base in porta

·        gli allievi eseguono, uno per volta, tutta la tecnica di base in porta sotto la guida diretta dell'istruttore; gli allievi non impiegati svolgono il lavoro a coppie ai lati      della porta

2B) tecnica di base con difficoltà indotte (con ostacoli, da partenze diverse...)

·        gli allievi eseguono le esercitazioni tecniche di base partendo da diverse posizioni (supini, proni, di schiena...) o precedute da salti all'ostacolo (esempio: saltare l'ostacolo e chiudere sul primo palo)

2C) tecnica di base con la collaborazione degli altri allievi

·        l'allievo esegue esercitazioni in porta sotto la guida dell'istruttore e con la collaborazione degli altri compagni (esempio: effettuare un'uscita alta sul primo palo e successivamente parare un tiro dell'istruttore diretto al secondo palo)

2D) uscite, respinte, rilanci e rinvii

·        gli allievi si alternano in porta, anche in rapida successione, ed effettuano tutti i tipi di uscite alte (sul primo palo, sul secondo); è possibile anche richiedere agli allievi la respinta di pugno, oppure abbinare la presa al successivo rilancio lungo con le mani o al rinvio con i piedi

 

3) Capacità coordinative/L’orientamento spazio-temporale

3A)

·        l'allievo esegue esternamente e attorno ad un quadrato di 6x6m. (un giro a destra e uno a sinistra), delle parate laterali su lanci in rapida sequenza effettuati da quattro compagni, i quali saranno posizionati a 3m. circa di distanza da ogni lato del quadrato

Obiettivo didattico: orientamento spazio temporale per l'allievo che esegue gli interventi, ma anche per i compagni che dovranno lanciare a tempo

3B)

·        l'allievo si posiziona all'interno (nella parte centrale) di un quadrato di 6x6m., quattro compagni, posizionati all'esterno, ognuno in corrispondenza di un lato del quadrato, hanno un numero di riferimento e calciano il pallone all'interno del quadrato solo se il numero chiamato dall'istruttore corrisponde al proprio. L'allievo all'interno, attraverso delle parate in diagonale/avanti, deve evitare che il pallone entri nel quadrato. Variante: utilizzare, al posto dei numeri, dei palloni colorati

Obiettivo didattico: orientamento spazio temporale, reattività al segnale numerico, gesto tecnico della parata diagonale/avanti

3C)

·        l'allievo posizionato in una porta bi frontale (delimitata da paletti), esegue una parata a mano aperta cercando di effettuare la deviazione laterale volontaria e di mandare il pallone all'interno di una porticina posizionata lateralmente. L'esercitazione si svolge con la collaborazione di due compagni e l'allievo impegnato difende la porta bi frontalmente (riceve un tiro da un compagno e successivamente difende la porta voltandosi verso l'altro compagno)

4) Percorsi tecnico/atletici

4A)

·        l'allievo esegue, alternativamente a destra e sinistra, quattro parate in diagonale/avanti verso dei palloni appositamente posizionati, successivamente salta (o passa sotto) un ostacolo, quindi, su segnale dell'istruttore, esegue un gesto tecnico (esempio: porta 1 a destra, porta 2 a sinistra, porta 3 uscita alta verso l'istruttore...)

4B)

·        l'allievo salta (o passa sotto) un ostacolo e successivamente, con passo e spinta in diagonale/avanti, esegue delle parate verso dei palloni appositamente posizionati, quindi esegue un gesto di preacrobatica (capovolta avanti o indietro, ruota...) e conclude il percorso con una soluzione finale dettata dall'istruttore (come nel percorso 4A)

4C)

·        l'allievo salta un ostacolo e abbina al salto la presa in elevazione su un pallone lanciato da un compagno, poi conclude come esercitazione 4A)

5) Reattività/Psicocinetica

5A) reattività con esercitazioni collettive

·        allievi in porta uno dietro l'altro e numericamente distinti, l'istruttore effettua dei tiri laterali o centrali, in porta, chiamando un numero: eseguirà la parata solo il portiere con il numero corrispondente. Variante: effettuare la parata in seguito alla risoluzione di una somma o sottrazione (esempio: se l'istruttore dice 2+1, eseguirà la parata il portiere numero 3)

Obiettivo didattico: reattività

5B) reattività con esercitazioni individuali

·        l'allievo in porta esegue delle parate, alternativamente a destra e sinistra, su lanci dell'istruttore, il quale impiega palloni di diversa grandezza e di diverso colore. L'allievo deve respingere lateralmente a mano aperta le palline piccole e deve anticipare l'intervento chiamando il colore della sfera, mentre i palloni più grossi (Quelli regolamentari) devono essere bloccati

Obiettivo didattico: reattività, capacità di differenziazione, capacità di concentrazione

5C) psicocinetica (bendati)

·        l'allievo posizionato in porta viene bendato, esegue quindi delle parate laterali "sentendo" il rumore del rimbalzo del pallone lanciato dall'istruttore. Variante: lanciare il pallone sulla schiena dell'allievo (sempre bendato), il quale cercherà di orientarsi e di prenderlo subito dopo il rimbalzo