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Riccardo PIU

Allenatore di Base

PROPOSTA DI SEDUTA DI ALLENAMENTO PER IL PORTIERE

 

PREMESSA

Prerequisiti: per la seguente seduta si presuppone di avere, quali allievi, giocatori con capacità coordinative sufficienti a garantire la buona esecuzione di quanto proposto. Ipotizziamo pertanto di trovarci di fronte a giocatori che abbiano già una base di formazione specifica, atta cioè a ricoprire il ruolo fondamentale e delicato del portiere.

Obiettivi: gli obiettivi che ci si pone di raggiungere con la seguente proposta sono tutti quelli che si riferiscono ad una preparazione degli allievi tale da consentire loro di affrontare, prima sotto forma di esercitazione, poi in forma situazionale, i principali gesti tecnici relativi al ruolo in esame.

 

RISCALDAMENTO

Il riscaldamento durerà circa una decina di minuti, si svolgerà all'interno dell'area di rigore e, ad esclusione degli esercizi da effettuare da fermo, verrà svolto sempre mantenendo una leggera corsa sugli avampiedi:

·        2' battute a terra del pallone alternando la mano destra alla sinistra e ad entrambe

·        2' rotolamento del pallone a terra mantenendo le gambe unite e tese, flettendo il busto in avanti

·        1' lancio del pallone (con braccia aperte lateralmente e parallele al terreno) dalla mano destra alla mano sinistra, facendo compiere alla sfera una parabola sopra la testa

·        1' rotolamento del pallone all'indietro, a terra tra i piedi leggermente divaricati, e ripresa dello stesso girandosi su se stessi per poi ripetere il gesto per il tempo indicato

·        1' far rimbalzare il pallone dietro la propria schiena, mediante torsione del busto a destra, e andare a riceverlo con una controrotazione del busto verso sinistra

·        1' partendo da una posizione in ginocchio, col pallone tra le mani ad altezza delle spalle e fronte al viso, raggiungere progressivamente la posizione eretta mediante l'uso alternato della gamba destra e sinistra

·        1' da prono e con il pallone tra le mani, con braccia tese in avanti, effettuare un "dondolamento" inarcando la schiena, far rimbalzare il pallone a terra e rapidamente andare a recuperarlo verso l'alto alzandosi di scatto

·        1' da posizione eretta far rimbalzare a terra con forza il pallone e, dopo una capovolta in avanti, recuperarlo

 

MOVIMENTI IN AVANTI ED IN ARRETRAMENTO

Il portiere, posto sulla linea di porta, andrà rapidamente in avanti per toccare con le due mani (simulando una presa) il pallone tenuto in mano dall'allenatore, dopodiché rientrerà verso la propria porta in arretramento e compiendo dei passi molto brevi fino a raggiungere la linea di porta, per poi ripetere l'esercizio.

Una variante a tale esercitazione si ha quando l'allenatore, dopo la "toccata" dell'allievo in avanzamento, lancia il pallone a parabola verso la porta in modo che l'allievo repentinamente si impossessi dello stesso in arretramento.

Situazionalmente il portiere può allenare tali movimenti (oltre a tanti altri) partecipando ad un gioco a tema con i compagni (consigliabile un max di 3>3 per un maggior coinvolgimento del portiere) che preveda una campo diviso come in figura (lunghezza max 25m.) ed un regolamento che imponga al portiere di muoversi solo nella zona di sua competenza (circa 6x12m.) all'interno della quale si possa creare solamente una situazione di 1>1 col portiere stesso. Le dimensioni delle porticine indicate in figura sono da intendersi per un max di larghezza pari a 1,5m.

L'esercitazione situazionale non dovrà superare una durata max di 10'. Per una maggiore rapidità nell'esecuzione del gioco è possibile imporre un numero max di tocchi nel limite di 2/3''.

 

MOVIMENTI LATERALI

I movimenti laterali del portiere fondamentalmente sono: scivolamenti, saltelli e corsa. Tali schemi motori si possono allenare esercitando il portiere, posto in prossimità di uno dei due pali, a portarsi sul palo opposto dapprima effettuando dei saltelli obbligati da degli "over" (ostacoli alti 15/20cm.), per poi tornare, dopo un leggero avanzamento per aggirare la linea degli ostacoli, verso il palo di partenza con scambi del pallone ad altezza spalle con l'allenatore, e concludendo in presa alta (nuovamente verso il secondo palo) da effettuarsi dopo una corsa laterale (incrociando cioè gli arti inferiori durante la stessa).

Situazionalmente tali caratteristiche si possono allenare ipotizzando un 2>2+portieri in un campo di lunghezza max non superiore ai 10m., con i portieri che difendono 3 porticine larghe 1m. in una fascia obbligata di campo che non superi i 2m. di profondità, come esemplificato in figura (all'interno delle aree di porta si potranno creare solo delle situazioni di 1>1 col portiere):

 

PRESA DA FERMI ED IN VOLO

Esercitazione - Il portiere, posto sulla linea di porta, effettuerà delle parate su tiri alla figura (sopra e sotto la cintola) e laterali calciati dall'allenatore da 5 – 6 m.; particolare cura dovrà essere riposta sull'anticipo rispetto al pallone e sul bloccaggio al petto. Successivamente il pallone verrà indirizzato verso l'alto, a destra e sinistra, ed il portiere dovrà prodursi in presa alta.

Situazionalmente è possibile allenare la presa alta facendo interagire i portieri con la squadra attraverso schemi sia offensivi che difensivi, tra i quali i movimenti per l'insegnamento della zona (per esempio il fuorigioco) o il calcio d'angolo.

Oppure si può ricorrere a specifiche situazioni tematiche, per esempio facendo agire i giocatori in un campo di 40x30m. diviso in due parti uguali, con porte regolari e portieri, dove 3 attaccanti cercano la conclusione in entrambe le porte giocando sempre 3>2. Le 2 coppie di difensori, giocando in inferiorità numerica nelle rispettive zone di campo, dovranno impedire la realizzazione e quando riconquistano il pallone, o il portiere lo rimette in gioco dopo una parata o un gol, devono effettuare un possesso con l'aiuto dell'altra coppia (4>3) rimanendo però nella propria zona. Gli attaccanti giocheranno a 3 tocchi, i difensori a 2.

 

DEVIAZIONI E RESPINTE CON LE MANI

Per le deviazioni a "mano aperta" è possibile allenare il portiere facendolo partire decubito (steso su un fianco) e, dopo essersi sollevato con la spinta delle gambe, indurlo a "deviare" il pallone (con la mano destra, con la sinistra e con entrambe) e a restituirlo all'allenatore, ripetendo poi il gesto per una decina di volte verso destra e verso sinistra.

Per le respinte a "pugni uniti" o con "mano singola" si consiglia di simulare dei calci diretti o indiretti (calci di punizione), dei calci d'angolo o cross dalle fasce, obbligando il portiere alla deviazione e non alla presa.

Situazionalmente si potrebbe delineare un campo di gioco con due porte regolamentari "bifronti" difese dai portieri, più due porticine difese dai giocatori che si affrontano in un 3>3. I portieri partecipano a due partite contemporaneamente limitandosi alla deviazione su tiro.

 

TUFFI

Il tuffo si può allenare, per esempio, facendo effettuare all'allievo una capovolta in avanti, per poi obbligarlo al tuffo lanciandogli il pallone a mezza altezza, a destra o sinistra, nel momento in cui si sta rialzando.

Situazionalmente un gioco a tema che preveda una superiorità numerica degli attaccanti rispetto ai difensori può "aiutarci" ad allenare tale gesto atletico. Ipotizzerei un 4>3, con una porta regolare ed una porticina, obbligando gli attaccanti a calciare in porta dopo 3 passaggi consecutivi da qualsiasi punto essi si trovino, ma non all'interno di una zona che delimiterei come "area del portiere". Questo per evitare uscite basse dello stesso, gesto che in questa occasione non ci interessa allenare particolarmente.Tale "area" la renderei profonda come minimo 5 – 6 m. e larga poco più della porta.

 

PASSAGGI CON LE MANI E CON I PIEDI

Il passaggio con le mani può essere allenato obbligando il portiere a "colpire" con il pallone degli obiettivi quali: birilli, coni o cinesini; oppure facendo passare il pallone attraverso ostacoli o porticine immediatamente dopo essersi impossessato della palla proveniente da un cross, da un calcio d'angolo o da un tiro.

Il passaggio con i piedi (rinvio di collo piede al volo), compreso il classico "rinvio dal fondo" (che allenerei con delle prove di tiro e con delle "zone" dove indirizzare il pallone), proporrei di allenarlo ponendo due portieri ad una distanza pari alla loro capacità di tiro in modo tale da "raggiungersi" con il pallone o con un tiro al volo o con un tiro di controbalzo (drop). Ovviamente i due portieri cambieranno posizione dopo ogni passaggio.

Situazionalmente proporrei un gioco a tema che preveda un 8>8 a 3 tocchi, più i portieri che difendono le rispettive porte, in un campo diviso in 4 parti (come in figura). Obbligherei i portieri, ogni volta che ricevono o si impossessano del pallone, al rinvio con i piedi verso la zona opposta e più distante a quelle di provenienza della palla, o al rinvio con le mani verso la zona meno distante rispetto a quella di provenienza del pallone.

 

CONCLUSIONI

Le conclusioni che si possono trarre relativamente ad un allenamento sul portiere sono molteplici. Bisogna sempre e comunque porsi un obiettivo specifico da raggiungere (che può essere un particolare gesto tecnico o lo studio di una lacuna emersa durante l'ultimo incontro) e, soprattutto, cercare di raggiungerlo non solo con un lavoro "a secco" bensì coinvolgendo l'allievo in situazioni di squadra. In allenamento è importante, infatti, ricreare il più possibile il clima della gara, nel quale la squadra possa "riscontrare" la propria fiducia nel "numero 1", cosa determinante per una difesa.

E' altresì necessario che il portiere denoti o sviluppi una sua ben specifica personalità nei confronti dei propri compagni, tale da venire individuato come "leader" di reparto in grado di "comandare" la difesa; inoltre il portiere deve sviluppare una notevole visione periferica sia nelle zone dove si sviluppa il gioco o l'azione, sia nelle zone definite "deboli" (ovvero dove non ci sia la presenza del pallone) ma sempre da tenere sotto controllo.